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La Guardia di Finanza ha arrestato oggi l’amministratrice di un’azienda di restauri e ha denunciato cinque persone, tra cui l’ex commissario straordinario per l’emergenza nell’area archeologica di Pompei, per una serie di appalti giudicati irregolari dalla magistratura. Lo riferisce in una nota la procura di Torre Annunziata.

La vicenda riguarda lavori di restauro successivi alla dichiarazione dello stato di emergenza nella zona archeologica, con la nomina da parte del governo a commissario di Marcello Fiori, un dirigente del ministero dei Beni culturali.

Secondo gli inquirenti, Fiori e l’ex direttore dei lavori nel periodo di gestione commissariale, Luigi D’Amora, avrebbero consentito l’affidamento di lavori di restauro e di allestimento scenico del teatro grande Odeion e del Quadriportico dei gladiatori a una azienda, la Caccavo srl di Annamaria Caccavo – posta oggi agli arresti domiciliari – senza i necessari requisiti.

Fiori è accusato solo di abuso d’ufficio continuato, mentre D’Amora anche di frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato. Caccavo è indagata per concorso in abuso di ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, frode nelle pubbliche forniture e truffa ai danni dello Stato.

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