Pietro Orlandi, parlando delle indagini sulla sparizione della sorella Emanuela, avvenuta nel giugno del 1983, dice ad Adnkronos “em>Dalla procura di Roma mi confermano che ci sono state delle persone interrogate, ma non so chi siano“.
E continuando “Domattina sarò lì all’Angelus, in piazza S. Pietro mi auguro che Benedetto XVI ricordi con una preghiera Emanuela e la necessità di arrivare alla verità su questa storia. Questo per me sarebbe un vero segnale di cambiamento e trasparenza della Chiesa“.
Spiegando anche “Ho fatto questa richiesta alla segreteria di Stato e per conoscenza a padre Georg. Domani vorrei che il mio nome di mia sorella fosse pronunciato da quella finestra, come ha fatto altre volte Giovanni Paolo II“.
E conclude con questa bellissima frase del Vangelo: “Non c’è nulla di segreto che non debba essere rivelato“.
Tre persone sarebbero state sentite ieri dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo: tra loro ci sarebbe un ex allievo della scuola di musica frequentata dalla Orlandi, e secondo quanto trapelato la prossima settimana sarebbero in programma altre audizioni.
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