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Dopo i risultati instant poll delle ore 15 di ieri che parlavano di un netto vantaggio della coalizione del centrosinistra, la situazione appare ora rovesciata. Al Senato infatti c’è caos, il centrodestra si aggiudicherebbe le regioni più pesanti per numero di senatori (Lombardia, Campania e Sicilia) ma nessuno è riuscito a conquistare una maggioranza assoluta (158 seggi), decretando pertanto una ingovernabilità.

Alla Camera è testa a testa fra Bersani e Berlusconi. Dato certo però, è il successo di Grillo e del suo partito M5S che è il primo in molte regioni.

I dati del Viminale danno il centrosinistra con un 29,53% e il centrodestra con un 29,13%. Movimento 5 Stelle con il 25,55% mentre il centro di Mario Monti conquista solo un 10,54%.

Rivoluzione civile di Antonio Ingroia prende il 2,24% e Oscar Giannino con Fare l’1,12%.

Il partito di Grillo supera il Partito democratico ed è la prima forza politica in Italia e alla Camera.
Al Senato, secondo i dati del Viminale: il centrosinistra è in vantaggio con il 31,60%, sulla coalizione del centrodestra al 30,66%; il Movimento 5 stelle è al 23,79%, il centro con Monti per l’Italia al 9,13%, mentre Rivoluzione civile è all’1,79% e Oscar Giannino con Fare 0,90%.

Assegnati i seggi per il Senato di 16 regioni su 18, escluse dal conteggio la Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige. Dai dati del Viminale vengono assegnati 113 seggi a Bersani e Sel e 116 a Berlusconi e Lega, mentre 54 vanno a Grillo e 18 a Monti, restano però ancora da assegnare i seggi della Lombardia, dove è in vantaggio Berlusconi, e del Lazio dove è in vantaggio Bersani.

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