La ricerca di un team composto da scienziati da Norvegia, Germania e Gran Bretagna, coordinato dall’Universita’ di Oslo, e’ stato pubblicato su Nature Geoscience. Gli scienziati hanno svolto una indagine che ha compreso la mappatura della gravita’, analisi delle rocce e i movimenti delle placche arrivato a concludere che molti punti dell’Oceano indiano, nascondo i resti di una massa di terra preistorica che hanno chiamato Mauritia.
L’Oceano Indiano, a detta dei ricercatori, potrebbe essere pieno di questi frammenti continentali, che sono stati poi oscurati dalla lava eruttata dai vulcani sottomarini. Gli scienziati sono stati capaci di mostrare che i posti dell’oceano che presentano anomali gravitazionali come Madagascar, Mauritius, Seychelles, Maldive, fino a 90 milioni di anni fa potrebbero essere stati attaccati all’India.
La superficie rocciosa delle Mauritius presenta infatti non solo la tipica crosta oceanica (basalto) ma anche zirconi, minerali associati alla crosta continentale. Secondo gli scienziati, del magma oceanico si sarebbe scavato la strada attraverso pezzi di preesistente crosta continentale sul fondo del mare, e in questo processo, avrebbe portato via gli zirconi, integrandoli poi nella lava basaltica di queste spiagge.
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