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Gli oltre cento detenuti del carcere Usa di Guantanamo, a Cuba, stanno facendo lo sciopero della fame per protestare contro il costante controllo e la confisca dei loro effetti personali, compresi il Corano, cosa da loro vista come una ”dissacrazione”.

La protesta sta andando avanti per alcuni detenuti da ben oltre tre settimane, per altri addirittura dal 6 febbraio. Un gruppo di avvocati ha fatto sapere che le loro condizioni di salute sono critiche.

Da altra parte, il relatore speciale dell’ONU, l’argentino Juan Méndez è intervenuto sulla tortura ed altre punizioni impartite ai detenuti, denunciando che la Casa Bianca e Barack Obama, “continuano a negare all’Onu il permesso di visitare i detenuti della base navale di Guantanamo”.