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Erano 700 gli invitati con la richiesta di portare un “golden touch”, molti dei quali supervip, lo strascico lungo 8 metri, otto testimoni, 16 paggetti, e tante rose bianche.

Questo in sintesi il matrimonio di Valeria Marini e Giovanni Cottone celebrato nella Basilica Santa Maria in Ara Coeli destinato a passare come l’evento rosa dell’anno.

Dopo quattro anni di fidanzamento con l’imprenditore palermitano, la Marini ha detto sì.

La sposa è arrivata in chiesa alle 17, al braccio del padre con in dosso, un abito da sirena bianco firmato Ermanno Scervino, in pizzo bianco avorio con ramage che sfumavano nell’oro leggero, pieno di ricami, accollatissimo e corredato da un velo ‘regale’ lungo otto metri. Sul Valeria aveva una delicata tiara di diamanti di Damiani e un bouquet di peonie ed orchidee tra le mani.

Anna Tatangelo, Maria Grazia Cucinotta, Alfonso Signorini e Ivana Trump i testimoni della sposa. E per lo sposo, Gigi D’Alessio, Fausto Bertinotti e due noti avvocati. Dopo la cerimonia tutti in Villa Piccolomini per il ricevimento ultrachic curato da Enzo Miccio.

Ad animare la festa la popstar inglese Craig David. Il tema del party era il “Golden Touch”, ogni ospite doveva avere un particolare dorato nel suo look. E come regalo è stato chiesto di devolvere una cifra ad un ente scelto dagli sposi.

Gli sposi si sono nascosti agli scatti dei fotografi con degli ombrelli, perché il servizio era già stato venduto in esclusiva ad un settimanale. Infatti, la cosa è stata ripresa durante la diretta tv trasmessa da “Domenica In”. Ma a molti questo non è piaciuto, come è stata definita di poco gusto una bestemmia davanti alla chiesa «di una bodyguard» secondo il popolo del web, e «di un paparazzo» dall’entourage della showgirl.

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