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Gli esperti in medicina estetica riuniti a Roma per il XXXIV Congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime), in corso dal 10 maggio, stanno discutendo sul ruolo degli Ages (Advanced Glycation End-products) causa della cellulite, una condizione che affligge la maggioranza delle donne.

Una sorta di inquinamento degli alimenti cotti che è del tutto sottovalutato, a commentarlo all’ADN Kronos il dottor Luigi Rossi, medico specialista in Scienza dell’alimentazione e medicina preventiva e professore dell’Università di Bologna.

L’inquinamento più o meno alto da Ages degli alimenti, dipenderebbe soprattutto dalla temperatura, poi dal tempo di cottura e presenza di vapore.

Il dottor Rossi spiega che gli alimenti cotti ad alte temperature, le bevande e i cibi ricchi di zuccheri raffinati sono grossa fonte di Ages, ovvero dei complessi molecolari composti da un insieme di glucosio e proteine, in particolare il collagene, capaci di rendere i tessuti cutanei rigidi e fragili, provocando pertanto, la comparsa delle rughe, e dunque anche della cellulite.

Il rischio pare possa aumentare del 13% introducendo un milione di unità Age al giorno, l’equivalente di una fetta di torta o a 150 grammi di frittura o a 200 grammi di carne cotta alla brace.

Le conseguenze dell’accumulo di Ages nel nostro organismo non si vedono quando si è giovani, ma cominciano ad avere i primi effetti dopo i 35 anni. Non è possibile, però, azzerare l’introito di Ages, ma è possibile ridurlo se si segue una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando invece cibi crudi o cotti al vapore, riducendo, pertanto, tutte quelle che sono le bevande zuccherate e i cibi industriali.