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Questa mattina si sta tenendo l’arringa dei legali di Berlusconi. L’avvocato Niccolò Ghedini riferendosi a anche alla requisitoria del pm Ilda Boccassini ha detto “Nel corso di questo processo abbiamo pensato di generare del fastidio come difensori“. E continuando ha aggiunto “Analogo fastidio non sembra ingenerare nei giudici la Procura della Repubblica“.

Ghedini ha poi sottolineato che il pm Antonio Sangermano “ha parlato di un altro processo“, accusando il collegio dei giudici di mostrare “una vicinanza culturale” alla Procura.

Inoltre, il legale del leader del Pdl ha anche detto “se Berlusconi ha parlato di Ruby in una cena istituzionale è naturale che pensasse fosse egiziana“. Facendo riferimento alla cena del 19 maggio 2010, a cui partecipò insieme alle massime autorità egiziane anche l’allora ministro degli Esteri Franco Frattini, l’ex premier, e che avrebbe fatto riferimento anche alla vicinanza della ragazza con l’allora presidente Mubarak.

Per noi la soluzione deve essere l’assoluzione perché il fatto non sussiste” ha esordito il legale di Berlusconi, riferendosi al reato di concussione, uno dei due reati insieme a quello della prostituzione minorile per cui Silvio Berlusconi è imputato nel processo Ruby.

Infine, secondo Ghedini, “non sempre le azioni compiute da pubblici ufficiali possono essere considerati reati contro la pubblica amministrazione. Possono anche essere azioni umane“.

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