Sicuramente farà discutere l’appello rivolto alle donne in Cina per prevenire le molestie sessuali: niente minigonne, abiti corti, maglie aderenti o comunque vestiti considerati troppo provocanti.
Eppure sono queste le linee guida provenienti dal dipartimento per il traffico della commissione di pubblica sicurezza di Pechino per combattere molestie e violenze sessuali, quest’ultimo un reato che in Cina può anche essere punito con la pena di morte. Non basta, però, la massima pena ad evitare che simili reati vengano commessi. Secondo un professore dell’Università di Xiamen, Jiang Yue, sarebbe necessario prevenire le violenze sessuali inserendo “una legge contro le molestie”.
In attesa che il provvedimento venga anche solamente preso in considerazione, i suggerimenti delle forze dell’ordine sono chiari. Non solo evitare abiti succinti, ma anche utilizzare borse o giornali per proteggersi dagli sguardi indiscreti, evitare di sedersi ai piani alti dei bus e non sostare sulle scale per non rischiare di essere fotografate da eventuali molestatori più in basso.
“Nonostante le telecamere su autobus e metropolitane, non riusciamo a raccogliere prove in casi di molestie sessuali”, fanno sapere dalla polizia secondo quanto riportato dal China Daily.
E allora meglio correre ai ripari…
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Il Consiglio Superiore della Sanità (Css) ha deciso di vietare la sigaretta elettronica nei luoghi pubblici.
Tale decisione, è stata comunicata al ministro della salute Beatrice Lorenzin.
Lo scopo, è quello di tutelare i giovani e le categorie a rischio, come le donne incinte. Il dispositivo è infatti vietato anche nelle scuole.
Il Css ritiene che la sigaretta elettronica sia simile alla sigaretta classica. Sul parere del Css hanno influito l’ Agenzia del Farmaco e le rappresentanze delle industrie, a cui gli esperti dell’organo consultivo si sono rivolti, oltre alle motivazioni che hanno portato anche la Francia a vietare le sigarette elettroniche nei luoghi pubblici.
I premi Rc Auto sono aumentate fino ad oltre l’11% nell’ultimo trimestre. Le compagnie assicurative ritoccano dunque le tariffe soprattutto a Palermo, dove si registra un picco dell’11,4%, mentre le polizze scendono a Torino, dove si arriva a ribassi del 13,8%, e a Napoli, gli sconti possono toccare fino all’8,5%. (altro…)