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Solo nel 2012 le violazioni amministrative contestate dal Garante della privacy ammontano a 578, in aumento rispetto all’anno precedente. Una cospicua parte ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, oltre che la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico.

Troviamo, inoltre, la mancata adozione di misure di sicurezza, omessa o mancata notificazione al Garante, e inosservanza dei provvedimenti da parte dell’Autorità.

Questo è solo una parte, di quanto emerge dalla Relazione annuale del Garante sull’attività 2012, presentata ieri alla Camera dei Deputati.

Le sanzioni amministrative ammontano a circa 3 milioni e 800 mila euro, mentre le violazioni segnalate all’autorità giudiziaria sono state 56.

L’attività con il pubblico è aumentata rispetto all’anno precedente: è stato infatti, dato riscontro a circa 35.000 quesiti, che hanno riguardato, problematiche legate al telemarketing, a Internet, alla pubblicazione di documenti da parte della Pa, alla videosorveglienza, e al rapporto di lavoro.

Nel 2012 sono stati adottati oltre 460 provvedimenti collegiali. L’Autorità ha fornito riscontro a 4.183 tra quesiti, reclami e segnalazioni.

Sono stati decisi 233 ricorsi, inerenti soprattutto a banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, gestori telefonici e telematici.