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Scade oggi il termine per pagare l’acconto Imu sulle seconde case, sugli immobili extralusso e sui vari immobili commerciali e industriali. La tassa sull’abitazione principale e su terreni e fabbricati agricoli è stata sospesa, ma così non è per gli altri immobili soggetti a imposta.

L’acconto va versato per tutti gli immobili abitativi che non siano prima casa, affittati o sfitti che siano, ma anche per quelli occupati a titolo gratuito da figli o familiari.

Inoltre l’Imu va versata per le cosiddette “abitazioni di tipo signorile”, classificate nella categoria catastale A/1, e ville, classificate nella categoria catastale A/8, poi ancora castelli o palazzi di pregio storico o artistico, classificati nella categoria catastale A/9.

L’acconto va pagato anche sulle pertinenze non relative alla prima casa, e uffici, negozi, depositi, capannoni, altri immobili commerciali e industriali, e per le aree fabbricabili e gli immobili di qualunque categoria posseduti dalle società.

Le aliquote per il calcolo dell’Imu sono quelle fissate dai Comuni nel 2012.

Per gli immobili che sono ancora soggetti all’imposta occorre versare, entro il 17 giugno, il 50% a titolo di acconto del totale dell’Imu pagata nel 2012. Coloro che avessero acquistato un’abitazione soltanto nei primi mesi del 2013 oppure nel corso del 2012, una volta calcolata l’imposta secondo le regole del 2012, dovranno versare il 50% dell’Imu calcolandola in base al numero di mesi di possesso effettivo dell’immobile.

Per eseguire il pagamento si possono utilizzare il modello dell’F24 (ordinario o semplificato), oppure il bollettino di conto corrente postale.

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