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E’ durato tre ore il vertice a Palazzo Chigi tra il premier Enrico Letta e il presidente del Pdl Silvio Berlusconi. Insieme a quest’ultimo, c’erano anche Angelino Alfano e Gianni Letta. Un colloquio molto “cordiale” centrato soprattutto sulle questioni spinose dell’economia e, alla vigilia del vertice Ue, sui temi dell’Europa.

Nessuno strappo dunque da parte del Pdl. Il leader azzurro durante la cena a palazzo Chigi ha puntualizzato al premier Letta che non può arretrare su alcuni punti fondamentali su cui ha puntato la sua campagna elettorale. Come ad esempio l’Iva. Da qui, è arrivata l’intesa: Letta avrebbe confermato che l’aumento dell’imposta, all’esame del Cdm di oggi, sarà rinviato a settembre ipotizzando un ulteriore rinvio. Si è parlato, inoltre, anche del piano occupazione.
Berlusconi non si è arreso, e si sta battendo affinché il suo programma elettorale venga attuato. I falchi del Pdl in rivolta dopo la sentenza Ruby erano pronti allo strappo sulle larghe intese con il ritorno alle urne già a settembre qualora nel faccia a faccia le cose non fossero andate come auspicate.
Ieri, inoltre, prima dell’incontro Berlusconi-Letta, da Bruxelles è arrivato anche il monito del segretario del Pd Guglielmo Epifani che ha definito ”irresponsabile” far saltare il Governo per i problemi di Berlusconi. Epifani ha invitato alla calma, parlando al Pdl ma anche ai suoi che fomentano all’interno del partito.

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