La Joint & Welding, un’azienda di Bribano che produce laminati per conto terzi, ha fatto sottoscrivere ai lavoratori un documento nel quale accettano di lavorare mezz’ora in più al giorno, senza remunerazione per salvare il posto di lavoro.
Ma la Fiom non ci sta e ha presentato un esposto all’ispettorato del lavoro per chiedere di fare luce sulla condotta dell’azienda.
Il tutto, racconta il Corriere delle Alpi, sarebbe iniziato tre settimane fa. Benedetto Calderone, della Fiom dichiara: “Sono stato contattato dal titolare della fabbrica, Edi Dalla Rosa, che mi ha spiegato di essere in difficoltà e di aver bisogno di far lavorare di più i suoi dipendenti“.
La richiesta era di mezz’ora al giorno, ma con lo stesso salario in essere. “Come sindacato non abbiamo accettato“, ha aggiuge Calderone, spiegando “Abbiamo fatto le assemblee nello stabilimento, spiegato la situazione ma qualche giorno dopo quattro lavoratori mi hanno informato che erano stati indotti a firmare quell’accordo“.
Alla Joint & Welding ci sono circa trentina dipendenti, che lavorano a giornata, e in 28 hanno deciso di sottoscrivere il documento.
A quel punto il sindacato ha chiesto un incontro in Confindustria con il titolare della J&W e in tale sede “Dalla Rosa ha continuato a ribadire che questa è l’unica soluzione per far fronte alla crisi“, conclude Calderone.
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