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Il comitato ristretto della Commissione Finanze della Camera, con a capo Daniele Capezzone del Pdl, ha completato l’esame del capitolo sulla delega fiscale relativamente alla prossima riforma del catasto, introducendo nel testo base delle sostanziali modifiche.

Con tale provvedimento, il valore degli immobili potrebbe aumentare di più della metà (per la precisione del 60%).

Saranno, infatti, aggiornate le valutazioni sul valore patrimoniale e la rendita degli immobili, ma qualora dovessero essere fatte delle errate valutazioni da parte del fisco, i proprietari avranno la facoltà di potervi intervenire.

Ebbene, al fine della valutazione, i valori catastali saranno adeguati in base al mercato. L’identificazione dei valori di vendita e di locazione degli immobili potrebbe essere fatta sulla base dei metri quadrati e non più sui vani catastali.

Secondo il nuovo disegno di legge, infatti, la determinazione dei valori partirà da funzioni statistiche “atte ad esprimere la relazione tra valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie dei beni per ciascuna destinazione catastale e per ciascun ambito territoriale anche all’interno di uno stesso comune”.

Tali valori saranno definiti su una media del triennio precedente l’entrata in vigore della legge.

Affinché dunque, queste nuove norme possano entrare in vigore, manca l’approvazione da parte del Parlamento che potrebbe arrivare sicuramente dopo l’estate.

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