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Molto presto, una crema antirughe potrebbe rallentare se non fermare del tutto gli effetti causati dal morbo di Parkinson. Ad annunciarlo, una nuova ricerca americana, condotta dall’Università della California a San Francisco, pubblicata sulla rivista Cell, partita nel 2004 che ha analizzato una famiglia italiana in cui vi erano diversi casi di Parkinson, arrivando alla conclusione che ciò che rende questa malattia ereditaria è la mutazione di una proteina chiamata Pink1.

Così, nel fine di trovare un rimedio capace di bloccare tale proteina, i ricercatori hanno scoperto l’esistenza di un ingrediente attivo contenuto in diverse creme antirughe, chiamato chinetina (ovvero un fitormone), che è capace di rallentare la progressiva degenerazione delle cellule cerebrali e molto spesso anche fermarla del tutto.

Al momento, però, test sono solo di tipo biochimico e cellulare ma molto presto, il professor Kevan Shokat a capo della ricerca, annuncia di partire anche con la sperimentazione sugli animali.

I risultati finora ottenuti sarebbero molto incoraggianti e questi studiosi, definiscono la chinetina come “una molecola sicura e facilmente reperibile, proprio perché si trova in molte creme antirughe”.

Le prossime ricerche, inoltre, saranno condotte sull’uomo e nello specifico su famiglie che presentano una mutazione della proteina Pink1.

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