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Il premier Enrico Letta e il vice premier Angelino Alfano al termine di un incontro durato due ore, incentrato prevalentemente sulla questione dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi, restano su posizioni molto “distanti”. A rivelarlo alcune fonti di Palazzo Chigi.

Letta avrebbe fatto presente ad Alfano, che è “sbagliato” sovrapporre il sostegno al governo con una questione che riguarda l’interna corporis del Senato, relativamente all’applicazione della legge Severino al leader del centro destra Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio, avrebbe inoltre ribadito, che a decidere deve essere la Giunta in funzione di criteri prettamente giuridici.

Ma il ministro dell’Interno Alfano e segretario del Pdl, avrebbe invece sottolineato che per il suo partito è davvero “inaccettabile” che non si riesca a capire che alla base di tutto c’è la irretroattività della legge, ribadendo anche non è possibile per il suo partito, restare dentro una coalizione in cui l’altro partito che fa parte della maggioranza, fa decadere il leader del partito alleato giusto per un atteggiamento “pregiudiziale”.

Alfano ha infine fatto presente che questa posizione non sta tenendo in alcun modo conto del parere di illustri giuristi che sono scettici sulla retroattività della norma Severino.

Un risvolto positivo, però, è arrivato sulla questione Imu ed Iva. Sarebbero stati fatti passi avanti per un accordo sulla riforma dell’Imu che dovrebbe arrivare in CDM il 28 agosto.

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