L’inviato di guerra 62enne del quotidiano La Stampa, Domenico Quirico, rapito in Siria il 9 aprile scorso è atterrato in Italia, poco dopo la mezzanotte all’aeroporto di Ciampino. Ad accoglierlo il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
Il giornalista, è apparso molto provato ma in buone condizioni di salute. Tuttavia, ha rivelato di non essere stato trattato bene e di avere avuto molta paura durante la sua prigionia. Nelle prossime ore sarà interrogato dai magistrati della procura di Roma.
Intanto, il direttore della Stampa Mario Calabresi, sul suo account di twitter, ha scritto ieri, dopo aver annunciato la sua liberazione, “Erano esattamente cinque mesi che aspettavamo questa notizia, commovente telefonata del ministro degli Esteri Emma Bonino“.
La Bonino ha ringraziato coloro che hanno contribuito sostanzialmente al felice esito della vicenda: ovvero la Farnesina e la sua Unità di crisi, gli altri apparati dello Stato che insieme hanno con determinazione seguito ogni canale per portare alla soluzione di un caso molto complicato in un territorio difficile come quello siriano. Grande soddisfazione e gioia, per il giornalista e per la sua famiglia, oltre che per il lavoro svolto, sono state espresse anche dal presidente Giorgio Napolitano e dal premier Enrico Letta.
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