Nella necropoli etrusca della Doganaccia a Tarquinia è stata rinvenuta una tomba del VI secolo a.C. Il suo stato di conservazione è intatto. Dentro ci sono le ossa di un principe e diversi oggetti.
Il sepolcro non era mai stato aperto dal VII secolo avanti Cristo. E’ affrescato e contiene una serie di vasi, servizi per il consumo del vino, un cofanetto cilindrico in bronzo probabilmente contenete dei gioielli al suo interno e un aryballos per i profumi.
La soprintendente per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale ha dichiarato che: “Tombe di questo periodo intatte sono un’eccezione”.
E alla parete della necropoli, è appeso un unguentario, e per questo è stata battezzata con il nome di “Tomba dell’Aryballos sospeso“.
Rimasta chiusa per 2.600 anni e stata scoperta dagli archeologi dell’Università di Torino e della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale, che si sono emozionati, per una scoperta così prestigiosa ed i cotanta bellezza.