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Il Consiglio nazionale siriano (Cns), la più influente componente dell’opposizione all’estero, ha annunciato che non parteciperà alla conferenza di Ginevra 2, voluta da Russia, Usa e Onu. Intanto, la situazione è critica, e mette in bilico gli accordi di pace. Sei operatori del Comitato della Croce rossa internazionale (Cicr) e un volontario siriano della Mezzaluna Rossa araba, sono stati rapiti nel nord-ovest del Paese.

Tra gli stranieri, secondo quanto dichiarato dalla Farnesiana, non vi sarebbero italiani. Il Cicr ha chiesto “l’immediata e incondizionata liberazione” dei rapiti, di cui non ha ancora reso noti i nomi. Ma in un comunicato si legge che “sono stati sequestrati questa mattina da uomini armati non identificati vicino Sareqeb nella provincia di Idlib“.

Il team si era recato il 10 ottobre a Idib per valutare le condizioni sanitarie delle strutture e precedentemente, era riuscito a far evacuare 1.500 civili, soprattutto donne e bambini, da Muaddamiya, sobborgo a sud-ovest di Damasco nelle mani dei ribelli e sottoposto da mesi ai bombardamenti e assedi da parte delle forze governative, oltre ad alcune località della Ghouta orientale.

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