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Nel corso del G20 di San Pietroburgo che si è tenuto il mese scorso, i russi avrebbero regalato delle chiavette Usb “spia” ai partecipanti.

Ad insospettirsi sarebbe stato il presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, che al suo rientro a Bruxelles avrebbe consegnato la sua chiavetta e il cavo Usb ricevuti in dono ai funzionari della sicurezza, i quali avrebbero chiesto una perizia ai servizi tedeschi e secondo quanto dichiarato da Il Corriere della Sera e la Stampa, i regali sono dei “trojan horse”, ossia strumenti ideati per captare dati dal computer o dal cellulare.

Al momento l’indagine sarebbe in corso e dovrebbe rivelare se tutti i partecipanti al summit hanno ricevuto gli stessi gadget modificati.

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