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Il Consiglio dei ministri ha varato oggi il decreto sulla Terra dei fuochi per contrastare l’emergenza rifiuti tossici in Campania, che secondo quanto dichiarato dal presidente del consiglio Letta è con uno sforzo “senza precedenti“.

Il premier ha sottolineato infatti, l’importanza del decreto in quanto è stato “l’intervento principale” del Cdm di oggi, spiegando che “E’ un passaggio molto importante. Non era mai accaduto che le istituzioni nazionali, il governo, lo Stato nel suo complesso, affrontassero l’emergenza della Terra dei fuochi con un intervento coordinato fra ministeri e Regione Campania“.

Infatti, alla riunione del governo, ha precisato Enrico Letta, “ha partecipato anche il presidente della Regione Campania Caldoro“.

Il presidente del consiglio, ha anche aggiunto che l’emergenza “viene affrontata da tutti i punti di vista, ambientale, sanitario, del territorio, dal punto di vista rilancio economico del territorio e delle produzioni di quel territorio, ma naturalmente il punto principale è la tutela della salute”.

Tra le tante novità, ha detto ancora il premier “alcune fattispecie di reato sono state introdotte per la prima volta, per dare una risposta netta all’emergenza che dura da moltissimo tempo ma senza che per troppi anni venisse attuato un intervento all’altezza“. Ora, ha concluso il premier, occorre “recuperare il tempo perduto“.

Secondo quanto hanno sottolineato anche il ministro Orlando e De Girolamo, una parte essenziale de decreto riguarderà la “perimetrazione delle aree contaminate”, nell’ottica della “ricerca di una fotografia certa della situazione e della verifica delle informazioni”, in modo tale da poter fare una distinzione tra campi ed aziende contaminate per riuscire a separare “campi food e campi no food”. Così, ci sarà lo sblocco di circa 600 milioni di euro di fondi europei (da destinare anche alle bonifiche), con la creazione di una “rete di prevenzione, repressione ed intervento indispensabile per affrontare questa immensa problematica che investe la vita dei cittadini delle province di Napoli e di Caserta”.

Infine, si legge ancora nel decreto legge (già operativo e calendarizzato a breve in Parlamento) si introduce il reato di combustione dei rifiuti.

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