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Sono ormai delineati i contorni della legge che dal primo gennaio 2014 impone a tutti i professionisti e alle imprese di accettare pagamenti con carta bancomat da parte dei privati. Tale decreto legge, apparso in Gazzetta Ufficiale, lunedì 27 gennaio sancisce dei limiti precisi al nuovo obbligo per milioni di aziende e liberi professionisti.

Il cliente dovrà saldare il conto non solo con carta di credito, ma anche con quella di debito, ossia il bancomat. Pertanto, chi fornisce servizi dovrà dotarsi di un Pos, terminale con cui effettuare i pagamenti.

Il decreto, che renderà effettivo il provvedimento partirà il prossimo 28 marzo e prevede che le norme in questione, fino al prossimo 30 giugno, riguardino solo le imprese e i professionisti che nel 2013 hanno avuto un fatturato superiore ai 200mila euro.

Tale decreto stabilisce che entro il 27 giugno 2013 venga emesso un secondo decreto che abbassi la soglia dei 200mila euro. L’obiettivo un maggior numero di soggetti, per limitare l’evasione fiscale.

Inoltre, potrebbe essere rivista anche la cifra minima (30 euro) a partire dalla quale sarà possibile il pagamento col bancomat. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche nuovi strumenti elettronici di pagamento, come ad esempio gli smartphone.

Con questo provvedimento richiesto dall’articolo 15 del decreto legge 179 del 2012 (il cosiddetto ‘Decreto Crescita 2.0’), lo scopo del Governo, sarebbe quello di favorire i consumatori nei pagamenti, ridurre l’uso del contante per accrescere tracciabilità e dare più sicurezza alle transazioni.

Così, con l’entrata in vigore di questo decreto interministeriale, che avverrà tra sessanta giorni, diverrà obbligatoria l’accettazione delle carte di debito per i pagamenti di importo superiore ai 30 euro, sia per le transazioni con le imprese per l’acquisto di beni e servizi che per i professionisti.

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