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Le truppe russe stanno occupando una base di missili anti-aerei nella penisola ucraina di Crimea, prima linea di difesa contro possibili raid dei jet da guerra russi o l’arrivo di altri aerei da trasporto con a bordo truppe.

A riferirlo è l’agenzia russa Interfax citando fonti militari di Kiev. In Crimea, secondo quest’ultimo sarebbero già arrivati 6.000 militari russi e almeno 13 aerei da trasporto militari.

Lo spazio aereo sulla penisola di Crimea è stato chiuso. Intanto le forze russe hanno assunto il controllo di un altro scalo in Crimea: l’aeroporto militare di Kirovskoye, nella parte orientale della penisola, utilizzato dagli aerei cargo.

Nelle prossime ore, potrebbe essere la volta di centrali elettriche, snodi autostradali e ponti.
La protesta ucraina è un’escalation. Il presidente ucraino Aleksadr Turcinov accusa la Russia di voler provocare un conflitto.
Per il presidente Obama un intervento militare avrebbe un costo piuttosto alto e rappresenterebbe un’interferenza in questioni che devono essere determinate dal popolo ucraino. Il presidente Usa valuta l’ipotesi di non partecipare al G8 di giugno a Sochi. Stesso pensiero anche per gli alleati europei.

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