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Se da una parte il premier Renzi annuncia meno tasse in busta paga, dall’altra i lavoratori dipendenti e i pensionati dovranno fare i conti con una nuova stangata, il 30 per cento in più su addizionali Irpef regionali e comunali.

Regioni e Comuni presenteranno infatti il conto da pagare ai ceti più bassi. Secondo i dati forniti dalla Uil i lavoratori dipendenti e i pensionati si troveranno a pagare mediamente 97 euro in più tra saldo e acconto Irpef, sia regionale che Comunale, ovvero pari al 29,3% in più rispetto al mese di marzo dello scorso anno.

In particolare, per l’Irpef regionale si pagheranno in media 59 euro, a fronte dei 49 euro dello scorso anno (+ 20,4%), mentre per l’Irpef comunale 38 euro, a fronte dei 26 euro dello scorso anno (+46,1%).

Gli acconti, per l’Irpef regionale e comunale saranno gravati dagli aumenti apportati da alcune Regioni per quest’anno, ma soprattutto, per quanto riguarda l’Irpef Comunale, ci sarà l’aumento di aliquota deciso dai Comuni l’anno precedente.

Detti dati sono il frutto di un’elaborazione fatta dalla Uil in base alle aliquote Irpef locali su di un reddito annuo medio di 23.000.

A Napoli un contribuente si troverà a pagare 123 euro di acconto totale, su una media nazionale di 97 euro.

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