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Secondo un recente studio, pubblicato dalla rivista Diabetologia e condotto alla Harvard School of Public Health consumare caffè può rivelarsi un valido aiutare per contrastare il rischio di sviluppare il diabete di tipo2.

I ricercatori sono arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato i dati di 48.464 donne (provenienti dal Brigham and Nurses Health Study) e di altre 47.510 (provenienti dal Nurses’ Health Study II), e un gruppo di 27.759 uomini per 4 anni, valutando il loro consumo di caffè, te e decaffeinato.

Da qui gli esperti hanno rilevato, che il gruppo che aveva incrementato il consumo di caffè (almeno una tazzina al giorno) presentava circa l’11% di probabilità in meno di sviluppare diabete di tipo2.

Coloro invece, che nei 4 anni avevano ridotto il loro consumo di caffè, consumandone meno di una tazzina al giorno registravano il 17% di probabilità in più di sviluppare il diabete di tipo 2.

Coloro infine, che arrivavano a consumare sino a 3 tazzine di caffè al giorno, vedevano una riduzione del 37% di probabilità in meno rispetto a coloro che non consumavano con regolarità tale bevanda, sviluppando il diabete di tipo2.

Il consumo di caffè decaffeinato o il te, non darebbero alcun beneficio nel ridurre il rischio di diabete.

Per questo spiegano gli studiosi, il consumo di caffè può aiutare a tenere sotto controllo il diabete, anche se il controllo della glicemia può collegarsi principalmente ad un corretto peso corporeo e una adeguata attività fisica.

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