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Due giovani di fede cristiana, sono stati crocifissi a Raqqa (Siria) devastata dalla guerra civile.

Drammatiche e terrificanti le immagini riportate dai quotidiani. I due giovani sarebbero stati uccisi dalle milizie di Al Qaeda: perché non hanno voluto recitare la shahada, la formula che conferma la fede musulmana.

Gli integralisti hanno postato le foto sui social network, che sono state mostrate anche al Papa, e che come egli stesso ha raccontato durante l’omelia di oggi a Santa Marta “Ho pianto quando ho visto sui media quei cristiani crocifissi in un certo Paese non cristiano”.

In vista del suo prossimo viaggio in Medio Oriente e riallacciandosi alla lettura tratta dagli Atti degli Apostoli, in cui i discepoli di Gesù vengono fatti flagellare dal Sinedrio, Papa Bergoglio ha voluto sottolineare che questi uomini che hanno commesso tale atrocità “erano i padroni delle coscienze, e si sentivano in potere di farlo. Anche oggi ci sono tanti padroni delle coscienze. In alcuni Paesi c’è chi uccide in nome di Dio o si va in carcere solo se si porta un Vangelo o una croce”.

Il Papa ha poi ricordato la gioia dei martiri cristiani. Le vittime, appartenevano a fazioni opposte a Isis, gruppo legato ai qaedisti in azione nella zona di Raqqa.

I guerriglieri secondo quanto affermato sul web, li avrebbero uccisi dicendo “Sono delle spie, hanno cercato di fare esplodere autobombe“, mentre un militante di Isis ha aggiunto “LoL, abbiamo un nuovo falso Gesù“, e “Le spie come loro si sono pisciate addosso dalla paura quando li abbiamo legati alla croce”.

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