D’ora in poi chi evade il Fisco sarà identificato anche all’estero.
Durante il meeting dell’Ocse che si è tenuto a Parigi, i 34 membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico hanno firmato un accordo ovvero la “Dichiarazione sullo scambio automatico di informazioni fiscali”.
Ad aderire a tale dichiarazione, sono stati anche Argentina, Brasile, Cina, Colombia, Costa Rica, India, Indonesia, Lettonia, Lituania, Malesia, Arabia Saudita, Singapore e Sud Africa.
Con tale documento, sviluppato dall’Ocse e approvato dal G20 di febbraio, tutti questi Paesi si impegnano d’ora in poi a fornire automaticamente, su base annua, le informazioni finanziarie fiscali che sono in loro possesso al fine della lotta all‘evasione fiscale, mettendo fine anche al così detto “segreto bancario”.