Governo e maggioranza sono stati battuti in aula alla Camera dove è stato approvato per soli sette voti (187 i favorevoli, 180 i contrari, 65 gli astenuti) un emendamento presentato dalla Lega con Gian Luca Pini alla legge europea che introduce oltre alla responsabilità indiretta dello Stato per gli errori giudiziari anche una responsabilità civile e personale del singolo magistrato di cui si accerti un comportamento colpevole.
A favore dell’emendamento sono stati solo Lega, Fdi e Forza Italia. Il M5S, così come diversi deputati di Sel, si è astenuto sulla votazione il cui esito è stato salutato con un lungo applauso da parte della Lega.
Il leghista Gianluca Pini, ha così commentato l’esito della votazione «chi ha subìto un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell’esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che derivino da privazione della libertà personale».
Naturalmente la cosa non piace ai magistrati che giudicano tale emendamento come una ‘provocazione’, una ‘lesione’ ai principi di indipendenza e di autonomia.
Ma il capo dello Stato Giorgio Napolitano è intervenuto a proporito sottolineando che le esigenze dei cittadini devono essere soddisfatte ”coniugando equità e tempestività’‘.