Aveva paura la piccola Yara. Aveva confidato al fratellino: “Qualcuno mi sta osservando“. Era spaventata, aveva notato un uomo che la osservava.
Quel particolare torna adesso al centro dell’indagine e assume non poca importanza. Gli investigatori ipotizzano che Massimo Giuseppe Bossetti avesse «puntato» la ragazzina da tempo, scegliendo così lei tra le tante che frequentavano la palestra.
Sì, perché, residenti e commercianti iniziano a raccontare, dopo aver visto il suo volto in tv, di averlo visto al parcheggio nei pressi della palestra di via Locatelli dove Yara è stata vista l’ultima volta, al supermercato, al bar del paese, al solarium di Brembate a due passi dalla casa dei Gambirasio dove fino a qualche tempo fa Bossetti andava due volte a settimana, tanto da essere ricordato, scrive Fiorenza Sarzanini sul Corsera, come “il clientone” era sempre abbronzato.
“Da due anni si faceva vedere di meno“, spiegano in tanti, quasi a voler sottolineare che l’uomo aveva cambiato le sue abitudini.
Indiscrezioni pubblicate dal Corriere della Sera, che fanno emergere nuovi inquietanti dettagli sull’arresto di Massimo Giuseppe Bossetti, l’operaio edile di Mapello accusato dell’omicidio della piccola Gambirasio.
Proprio questa mattina, infatti, il pubblico ministero Letizia Ruggeri andrà di nuovo ad interrogare l’indagato, nella speranza di arrivare ad una confessione.
Il suo compito sarà quello di verificare se di fronte alle prove già contestate abbia cambiato la propria linea difensiva, ovvero deciso di parlare. Il pm si presenterà a Bossetti, con un nuovo elemento: il verbale della moglie che dichiara “Non ricordo cosa faceva quella sera“, sottolineandogli che è senza un alibi.