, il presunto assassino di Yara Gambirasio, rompe il silenzio da quando è stato fermato lunedì scorso.
Nell’interrogatorio di convalida del fermo, questa mattina davanti al gip Ezia Maccora e al pm Letizia Ruggeri, Bossetti ”ha risposto a tutte le domande”.
Lo ha annunciato il suo legale Silvia Gazzetti, contattato telefonicamente dall’ASCA, spiegando che il suo assistito”Ha proclamato la sua innocenza e la sua totale estraneità ai fatti”.
Spiegando anche che il 44enne muratore di Mapello incastrato dall’esame del Dna ha assicurato agli inquirenti di non aver ”mai visto” ne’ ”mai conosciuto” la piccola Yara, assassinata il 26 novembre 2010 all’uscita della palestra. E che la sera del delitto era a casa con la famiglia, che il suo telefono è stato spento per 14 ore, in quanto scarico. Di non sapere di essere il figlio illegittimo di Guerinoni e di non riuscire a spiegarsi il perché il suo Dna sia stato trovato sugli indumenti della vittima.
Infine, ha concluso dicendo che il suo assistito aveva incontrato il padre della ragazza solo una volta all’interno “di un cantiere per motivi di lavoro, non ha mai parlato con lui, non ha avuto nessun rapporto, lo ha riconosciuto perché visto sui giornali”.
Il gip dovrà ora decidere. Il verdetto è previsto ”entro domani”.