Il singhiozzo è un disturbo innocuo e passeggero, ma se dura per oltre due giorni, si tratta di una vera e propria condizione che prende il nome di singhiozzo continuato, e che diventa poi intrattabile se supera i due mesi.
Infatti tale problema può determinare insonnia, affaticamento, perdita di peso, disidratazione e malnutrizione.
Le cause del singhiozzo continuo possono essere diverse. La principale patologia ad esso collegata è l’ictus. Ma può celare anche tumori cerebrali, del diaframma, dell’esofago, o un reflusso gastroesofageo, o ancora un’infezione gastrica dovuta al batterio Helicobacter pylori.
Tuttavia, il fenomeno può essere causato anche da interventi medici, quali anestesia indotta con il propofol, chemioterapia o broncoscopia, o per l’uso di alcuni farmaci antipsicotici, come ad esempio l’aripiprazolo.
Ma non è tutto, sì, perché il disturbo può essere causato anche da alterazioni dell’equilibrio elettrolitico dell’organismo, da insufficienza renale o da tubercolosi.
Come risolvere allora il problema?
Ecco allora che in presenza di singhiozzo prolungato, è importante individuare e risolvere la patologia che lo determina, al fine di eliminarne la causa, se possibile.
Tuttavia, tra i rimedi per il singhiozzo continuo vi sono anche alcuni farmaci, quali la clorpromazina, un antipsicotico, o il gabapentin, antipiretico. In alcuni casi è invece opportuno ricorrere al carvedilolo, un beta-bloccante usato per alcuni disturbi del movimento e, infine, al midazolam, una benzodiazepina, o in alternativa ad ipnosi e agopuntura.
Fondamentale è sempre rivolgersi ad un medico che prescriverà i dovuti accertamenti che possono consistere in esami di laboratorio ed esami di imaging.
Per il singhiozzo che dura per più di alcuni minuti, invece basta ricorrere ai seguenti rimedi naturali:
– ingoiare un cucchiaino di zucchero semolato,
– respirare in una borsa di carta,
– fare i gargarismi con acqua molto fredda,
– trattenere il fiato.
Infine è possibile diminuire la frequenza del singhiozzo evitando i fattori scatenanti, tra cui:
– pasti abbondanti,
– pasti consumati troppo velocemente,
– bevande gassate o alcolici,
– bruschi sbalzi di temperatura.