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Il Varicocele è una patologia che colpisce il 16% della popolazione adulta maschile ed è causa del 30% di infertilità maschile.

Si presenta con la comparsa di una dilatazione delle vene del testicolo, che ingrandendosi causano delle varici. Per ragioni più che altro anatomiche è più frequente nel testicolo sinistro e si riconosce anche da una particolare predisposizione genetica dovuta alla mancanza di valvole nella vene che drenano il sangue al testicolo.

Il varicocele può essere di vari gradi (subclinico, I°,II°,III° grado) a seconda che queste vene dilatate siano evidenziabili con una semplice visita, o con l’ausilio di esami strumentali come ad esempio l’ecocolor doppler testicolare.

Su tale patologia, a tutt’oggi, non si hanno dati certi che permettono di correlare l’entità del varicocele con la gravità del danno seminale e l’eventuale miglioramento l’intervento.

Ma nella maggior parte dei casi il varicocele non provoca disturbi particolari, eccetto un generico senso di pesantezza a livello testicolare. In alcuni casi, però, si presenta con dolore, dovuto anche a patologie concomitanti del testicolo (come orchiti, epididimiti,testicolo mobile etc.), che devono essere escluse e/o trattate prima di rimuovere il varicocele.

Tale patologia va ricercata, soprattutto nei giovani sotto il 15-16 anni. La diagnosi viene fatta con una visita medica specialistica effettuata dall’andrologo congiuntamente ad un ecocolor doppler testicolare e ad un esame del liquido seminale (spermiogramma).

E una volta giunti alla diagnosi il passo successivo è quello di rimuovere il varicocele se si è di fronte alla riduzione volumetrica del testicolo, e se si presenta con una caratteristica sintomatica o se la coppia ha problemi di fertilità da almeno 2 anni. La donna ha un’età inferiore ai 35 anni e il compagno non presenta altre patologie degne di nota.

Nelle altre condizioni bisogna attendere, sottoporsi a controlli periodici del liquido seminale e del volume del testicolo affetto da varicocele.

E relativamente alla terapie, quella chirurgica con la legatura delle vene dilatate e/o la scleroembolizzazione, sono le più indicate, e vengono eseguite in regime di day hospital con la risoluzione in oltre il 90% dei casi della patologia.

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