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La procura di Roma acquisirà in giornata il file audio in cui Ciro Esposito, tifoso del Napoli, ferito prima della finale di Coppa Italia, morto in ospedale dopo 50 giorni di agonia, affermerebbe di riconoscere in Daniele De Santis l’uomo che gli ha sparato. I pm esamineranno la registrazione per capire se realmente l’accusa del tifoso partenopeo sia esplicitamente indirizzata all’ultrà romanista.

Ho registrato io il 25 maggio scorso con un registratore la voce di Ciro Esposito in ospedale. Si sentiva in modo chiaro, tenendo conto che era una persona intubata”, ha dichiarato la criminologa Angela Tibullo, consulente dei legali della famiglia Esposito, ascoltata ieri dalla Digos di Roma come persona informata dei fatti.

Secondo indiscrezioni, il giovane in 4 minuti di registrazione, in più riprese, avrebbe detto “Sono stato io ad acchiappare De Santis mentre scappava. Lui si è girato e mi ha sparato”.

E nel pomeriggio di oggi, si terranno i funerali del ragazzo. Alle ore 16:30 in piazza Grandi eventi, nel cuore del quartiere Scampia a Napoli, dove è stata allestita una camera ardente, partirà il corteo funebre.

Nella giornata di ieri, e questa mattina, è un continuo via vai di persone. Un ossequio silenzioso da parte di tanti cittadini napoletani.

Nella fila composta delimitata dalle transenne si sono visti anziani, bambini, uomini e donne di ogni età. Amici e parenti, ma anche tantissime persone che non lo conoscevano. Alcuni con in mano dei fiori, altri pupazzetti del Napoli, altri bigliettini.

Accanto al feretro la mamma Antonella, il papà Giovanni, il fratello Michele e la fidanzata Simona, oltre a cugini e agli zii.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha voluto accompagnare la salma, proveniente da Roma. Sulla bara oltre ai cuscini di fiori, è stata deposta anche una sciarpa con i colori del calcio Napoli ed un enorme peluche che raffigura il ciuccio simbolo della squadra azzurra. Ai funerali parteciperà anche Padre Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, in prima linea della lotta ai rifiuti tossici nella Terra dei fuochi.

La madre del giovane ha voluto lanciare un appello affinché non siano compiute violenze in nome del figlio “Per favore non sporcate il nome di mio figlio che avrà una giustizia divina e anche una giustizia giuridica”. Non deve più accadere – ha aggiunto la signora Antonella – quello che è successo a mio figlio”. “Ciro è stato lucidissimo, ha riconosciuto davanti a me la foto di chi lo ha aveva colpito”.

E riferendosi a Daniele De Santis, indagato per l’omicidio di suo figlio, ha detto: “Non provo nulla di cattivo e di odioso nei suoi riguardi. Chiedo che si ravveda e si inginocchi davanti a Dio“.

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