Spread the love

Gli investigatori stanno verificando ed incrociando le celle telefoniche dei telefonini del muratore di Mapello e di Yara, mettendoli in relazione con due telecamere stradali che riprendono un furgone che sembra essere proprio quello di Massimo Bossetti.

Il cronometro degli investigatori parte dalle ore 17 e 45 quando il telefonino del muratore aggancia la cella di via Natta a Mapello, dove abita con la famiglia. Lui assicura di essere andato a casa dopo il lavoro, di aver fatto la strada di sempre, ma non nega di passare anche per Brembate, giurando però di non avere nulla a che fare con la scomparsa di Yara.

Secondo L’Eco di Bergamo, al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche le immagini di una telecamera di una banca, che avrebbe ripreso un mezzo che potrebbe essere proprio quello di Bossetti. Nel caso in cui l’ipotesi fosse confermata, ci sarebbe un ulteriore indizio a pesare su di lui, perché ne confermerebbe la cui presenza, nelle vicinanze del luogo in cui la ragazza sparì.

L’occhio elettronico della Banca di Credito Cooperativo di via Rampinelli, nei pressi di un ristorante, avrebbe ripreso il transito di un furgone cassonato, con quattro fari e una striscia scura sulla fiancata, alle 18.12 oltre ai due anabbaglianti (particolare questo che potrebbe rivelarsi decisivo, perché il mezzo aveva di Bossetti, presenta proprio le stesse caratteristiche).

Tant’è che del particolare emerso, se ne era parlato anche nella giornata di ieri, quando si è fatto cenno ad un altro video, registrato da una telecamera della stazione di servizio, di fronte alla palestra, frequentata dalla ragazza, la cui presenza di Bossetti sarebbe stata registrata alle ore 18.01.

Particolare che si ripete, è dunque la fanaleria a 4 fonti luminose registrata dalla telecamera della banca. La stessa che compare su modelli Iveco Daily Immatricolati dal 2006 in poi e che l’artigiano fece applicare anche sul suo furgone, acquistato il 24 luglio del 2003, di terza mano, solo successivamente.

Intanto i Ris continuano con le analisi degli automezzi dell’uomo, nella speranza di poter trovare altre tracce ed indizi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.