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Per 10 anni sull’isola di Lampedusa, grazie al cantautore romano Claudio Baglioni, che lo ha ideato, e alla Fondazione O’Scià , nella persona di Rossella Barattolo, che lo ha organizzato, è andato in scena O’Scia, festival di musica e spettacolo, al fine di sensibilizzare persone ed istituzioni sul problema dell’immigrazione clandestina.

O’Scià nel corso delle sue dieci edizioni ha chiamato a raccolta, a titolo gratuito, oltre 300 artisti, divenendo così una manifestazione a carattere internazionale.

Quest’anno, però, O’Scià non si farà. Dal 1° al 5 ottobre° al suo posto si terrà ‘Sabir Festival‘ di Ascanio Celestini e Fiorella Mannoia , promosso da Arci, dal Comitato 3 ottobre e dal Comune di Lampedusa, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Rai.

Ebbene, per far luce sulla vicenda, anche in virtù del fatto che sono tantissime le persone che continuano a sostenere O’Scià e Claudio Baglioni, affinché la rassegna viva, Tuttoperlei.it che ha seguito la kermesse musicale, sociale e culturale, per diversi anni, è lieta di riportare oggi, il comunicato stampa della Fondazione O’Scià che si sente in dovere di fornire una corretta ricostruzione dei fatti, per come realmente si sono svolti.

L’amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa non ha coinvolto – né ufficialmente, né informalmente – Claudio Baglioni in alcuna iniziativa per l’estate 2014.
Claudio Baglioni e la Fondazione O’Scia’ hanno replicato all’appello del Comitato O’Scia’ – che ha raccolto le firme degli abitanti di Lampedusa e Linosa, in favore della continuazione del progetto O’Scia’ – dichiarando la loro disponibilità a dar vita ad una manifestazione a Lampedusa, nel consueto periodo di fine settembre/primi di ottobre.
Tale disponibilità è stata formalizzata in data 2 giugno, con una nota indirizzata dalla Fondazione O’Scia’ al Sindaco delle Isole Pelagie.
Solo a quel punto la Fondazione O’Scia’ ha avuto notizia dal Sindaco del fatto che sull’isola, per l’estate 2014, era previsto altro genere di iniziativa.
L’ARCI – pur essendo a conoscenza delle attività svolte negli ultimi dieci anni, in ambito nazionale e internazionale, da Claudio Baglioni e dalla Fondazione O’Scia’, in modo sempre indipendente ed autonomo – non ha mai interpellato né Baglioni, né la Fondazione per fornire alcuna informazione riguardo al progetto al quale stava lavorando né per chiederne la cooperazione.
Nell’unico incontro – peraltro richiesto dalla Fondazione O’Scia’ – che si è svolto giovedì 5 giugno 2014 – quando, il programma dell’evento organizzato dall’ARCI doveva essere già in avanzata fase di definizione – i rappresentanti dell’ARCI non hanno descritto alla Fondazione né le linee guida del progetto, né i suoi contenuti, né gli obiettivi che si proponeva. E anche in quella occasione, non è stato richiesto né a Baglioni, né alla Fondazione alcun tipo di collaborazione.
Soltanto Fiorella Mannoia – a titolo squisitamente personale – informava Claudio Baglioni di essere stata contattata dall’ARCI e dal Sindaco Nicolini per prendere parte ad una manifestazione musicale sull’isola di Lampedusa e lo metteva al corrente della sua indecisione se parteciparvi o meno.
Solo successivamente il Sindaco Nicolini ha ipotizzato un inserimento di Baglioni al progetto dell’ARCI, senza, peraltro, illustrare alla Fondazione programma, contenuti e propositi del festival.
In nessuna di queste fasi, e nemmeno successivamente, né Claudio Baglioni, né la Fondazione O’Scia’ hanno ricevuto dall’ARCI alcuna comunicazione riguardo al progetto, né alcun invito – formale o informale – ad esserne parte.
La Fondazione O’Scià è venuta in possesso di notizie relative al programma, alle finalità e al nome stesso del Festival soltanto dai media, a seguito della conferenza stampa di presentazione di detto festival, svoltasi venerdì 25 luglio scorso a Roma.
Fino ad allora, infatti, le uniche e frammentarie notizie raccolte parlavano, genericamente, di un evento per la commemorazione delle vittime del naufragio del 3 ottobre 2013.
I presunti tentativi di armonizzare le due manifestazioni, dunque, non ci sono mai stati, né ci sarebbero mai potuti essere, dal momento che né Baglioni, né la Fondazione O’Scia avevano alcuna informazione riguardo al progetto dell’ARCI.
La Fondazione O’Scia’ – si è premurata (anche per rispetto del Comitato O’Scia’ e delle migliaia di persone in attesa di notizie) di informare ufficialmente il Comune con una lettera del 17 luglio, e, con una nota successiva, l’opinione pubblica riguardo al fatto che, purtroppo, non sussistevano le condizioni per organizzare – a Lampedusa, nell’estate 2014 – alcuna iniziativa artistica, e questo, senza fare alcun cenno a nessun’altra manifestazione in programma sull’isola.
La Fondazione O’Scia’ è, infine, felice di constatare che il Sabir Festival ha scelto di adottare lo stesso sottotitolo che Claudio Baglioni annunciò all’inizio del festival O’Scia’: “La vita è l’arte dell’incontro”. E che lo ha connotato nei seguenti dieci anni d’incontri d’arte e di vita
“.

Un pensiero su “Lampedusa: ecco perché O’Scià non si fa. Il comunicato di Baglioni e della Fondazione”

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