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Papa Francesco è arrivato questa mattina a Seul, in Corea del Sud, per una visita di cinque giorni. Il Santo Padre dopo 11 ore di volo, è atterrato all’aeroporto Incheon alle 10.15 ora locale, accolto dalla presidente Park Geun-Hye.

Salutato con tutti gli onori, compresi gli spari a salve di cannone, ad accogliere il Papa c’erano un picchetto d’onore, alcune donne in abiti tipici e due bimbe che gli hanno offerto un mazzo di fiori.

Così è iniziata la prima giornata di visita, tra incontri ufficiali con il presidente e i vescovi coreani.

Dopo l’arrivo, Papa Francesco ha raggiunto in auto la nunziatura di Seul, dove alloggerà sino a lunedì. Ha celebrato una messa privata, e alle 15.45 ora locale sarà alla Blue House, il Palazzo presidenziale per la cerimonia di benvenuto e una visita alla presidente.

Subito dopo incontrerà le autorità locali, e alle 17 sarà alla Conferenza episcopale coreana CBCK, per un incontro con i vescovi.

La Corea del Nord prima dell’arrivo del Papa ha sparato tre razzi a corto raggio dalla costa orientale nel mar del Giappone. L’ultimo di una lunga serie di lanci di razzi e missili effettuata da Pyongyang dall’inizio dell’anno.

Altri due razzi a corto raggio sarebbero poi stati sparati anche nel mezzo della visita pastorale di Papa Francesco in Corea del Sud. Gesto questo, che può essere interpretato in due modi. Come un messaggio di benvenuto verso il Pontefice, o come una risposta al suo messaggio di pace.

Infatti, il Papa sorvola la Cina inviando un messaggio di pace a Pechino. Un telegramma diretto al presidente cinese Xi Jinping, esprimendo la sua «cordialità» al capo di Stato e al popolo, invocando «la divina benedizione per la pace e il benessere della nazione».

Il Papa compie, infatti questo viaggio, per allentare le tensioni che si sono venute a creare negli ultimi anni, tra Corea del Nord e Corea del Sud, incoraggiando entrambi gli Stati a fare degli «sforzi verso la riconciliazione e la stabilità nella penisola coreana, unica strada per una pace duratura».

Papa Bergoglio, ricorda anche che la ricerca della pace da parte della Corea «influenza la stabilità dell’intera area e del mondo intero, stanco della guerra».

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