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Papa Francesco è stato accolto da 50 mila fedeli, nel giorno della festa nazionale in cui si ricorda la liberazione del Paese.

Durante la messa celebrata allo Stadio “Word Cup” di Daejeon per le vittime del naufragio del traghetto ‘Se Wol’ avvenuto il 16 aprile 2014 nelle acque della Corea del Sud: in cui persero la vita 293 studenti e 10 dispersi su 476 persone che erano a bordo, il Santo Padre ha detto: ‘La speranza offerta dal Vangelo, sia l’antidoto contro lo spirito di disperazione che sembra crescere come un cancro in mezzo alla società che è esteriormente ricca, ma tuttavia spesso sperimenta interiore amarezza e vuoto’.

E soffermandosi su quel tragico evento, ha detto: ‘esso ha unito tutti i Coreani nel dolore, confermi il loro impegno a collaborare insieme, solidali, per il bene comune’, chiedendo alla Vergine Maria “di posare il suo sguardo misericordioso su quanti tra noi, si trovano nella sofferenza, particolarmente sui malati, sui poveri e su chi è privo di un lavoro dignitoso”

Papa Bergoglio ha anche invitato a ‘respingere i modelli economici disumani che creano nuove forme di povertà ed emarginano i lavoratori’ e a respingere ‘la cultura della morte che svaluta l’immagine di Dio e vìola la dignità di ogni uomo, donna e bambino’.

Il Papa ha poi incontrato i giovani nel santuario di Solmoe, dove ha assistito alla loro cerimonia. E andando a braccio spontaneamente, ha parlato col cuore. Il Papa ha poi ironizzato sul suo inglese che è scarso, dicendo ad un certo punto di dover per forza continuare il suo discorso in italiano.

E rivolgendosi ai giovani ha detto: ‘Sappiate che non siete voi a scegliere la vostra strada, ma il Signore. E che per questo dovete chiedergli cosa devo fare? Signore cosa vuoi da me?‘ .

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