Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha disegnato i punti chiave della riforma che dovrebbe riguardare scuola e personale docente.
“Chi fa di più, prende più soldi” questa è l’idea del ministro. Lo stipendio, aggiunge ancora “dovrebbe essere agganciato, al merito e alla carriera”.
Inoltre, sempre secondo il ministro, devono essere abolite le supplenze perché “fanno male a chi le fa e a chi le riceve”. Infine, sostiene che sia bene, dare più autonomia agli istituti.
Ma la risposta dei sindacati non si fa attendere. Annunciano infatti lo sciopero per il primo giorno di scuola, previsto per il 17 settembre. L’Unicobas, sostiene infatti, che sia “inaccettabile” il progetto di riforma con firma Giannini-Renzi.
Previste manifestazioni di protesta sotto il ministero dell’Istruzione.
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