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Pier Paolo Pasolini rivive sul grande schermo grazie a Willem Dafoe, protagonista del “Pasolini” di Abel Ferrara, passato oggi in concorso alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, accolto con freddezza dalla stampa.

Per il regista statunitense di origine italiana il film è un omaggio al grande scrittore, regista e poeta italiano. Ferrara racconta infatti, l’ultimo giorno di vita di Pasolini prima dell’assassinio nella notte tra il 1° e il 2 novembre 1975.

Nel film rivivono anche uno spezzone di “Salò o delle 120 giornate di Sodoma”, la ricostruzione di due interviste (una rilasciata in Francia ed un’altra a Furio Colombo per il quotidiano La Stampa) e la messa in scena di una parte del “Porno-Teo-Kolossal”, il film che Pasolini avrebbe dovuto girare con Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli.

Il personaggio di De Filippo è di Davoli, mentre Riccardo Scamarcio veste i panni del personaggio che avrebbe dovuto essere di Davoli.

Nel cast troviamo anche Valerio Mastandrea, Adriana Asti, Maria De Medeiros e Roberto Zibetti. La versione originale del film è recitata in parte in inglese, in parte in italiano e in dialetto romano.

Scelta che secondo lo sceneggiatore Maurizio Braucci, non inficia la qualità dell’opera.

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