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L’ex premier Silvio Berlusconi si è espresso ieri, nei confronti della crisi in Ucraina, durante un collegamento al telefono con il raduno dei giovani di Fi, a Giovinazzo (Bari), dove è in corso l’ultima delle tre giornate di lavori.

Silvio Berlusconi, la cui amicizia con il leader russo Vladimir Putin è consolidata da anni, nel giorno in cui è stato violato il cessate il fuoco fra l’esercito ucraino e i ribelli filorussi ha voluto dire la sua, spiegando che a livello internazionale, a causa di malaugurata carenza di leadership, vi è ”un atteggiamento ridicolmente e irresponsabilmente sanzionatorio nei confronti della Federazione Russa, che non può non difendere i cittadini ucraini di origine russa che considera come fratelli“.

Il leader di Fi difendendo a spada tratta Putin, ha aggiunto: “Siamo in angoscia per la profonda crisi dell’economia che va di male in peggio e ancor più per la situazione internazionale e per le decisioni dei vertici occidentali, americani, la Nato, i vertici europei che, direi incredibilmente e irresponsabilmente, hanno cancellato e stanno cancellando il grande lavoro e i risultati che avevamo conseguito noi, nel 2002, con il trattato di Pratica di Mare, mettendo fine a mezzo secolo di guerra fredda che ci aveva angosciati”.

Berlusconi nei giorni scorsi, si è sentito più volte con l’amico Putin per cercare di mediare. E con i leader degli stati europei e dell’Unione europea, al di là della volontà di rafforzare i rapporti con Mosca con l’obiettivo di coinvolgerla ancora di più nel sistema occidentale.

Il leader di Fi si è anche fatto portavoce dei fortissimi malumori che stanno emergendo fra le imprese italiane che potrebbero subire notevoli contraccolpi dalla interruzioni o dall’indebolimento dei rapporti economici con i russi.

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