L’ambasciatore iracheno in Vaticano Habeeb M. H. Al Sadr conferma al Giorno che “Il Papa è in grave pericolo, i terroristi dello Stato islamico vogliono ucciderlo. Ma io lo invito a Baghdad, sapremo proteggerlo”.
I fondamentalisti islamici, potrebbero colpirlo in uno dei suoi viaggi apostolici. “Ma corre rischi anche restando a Roma”, sottolinea Al Sadr.
Il diplomatico avverte che la minaccia è reale e non arriva soltanto dal Medio Oriente. Perché i tagliagole dello Stato islamico, intenzionati ad uccidere tutti coloro che non si convertono, sono presenti anche in Europa, America e Italia.
Per questo Al Sadr aggiunge “Non possiamo escludere un attacco in Europa o America. Ci sono membri dell’Isis che non sono arabi ma canadesi, americani, francesi, britannici e anche italiani. Hanno passaporti occidentali e quindi Isis potrebbe ingaggiare questi combattenti per compiere un atto terroristico nei paesi europei”.
Il Vaticano e Papa Francesco sono obiettivi strategici. Ma il santo Padre, non cambia i suoi programmi, è intenzionato ad intraprendere comunque viaggio apostolico in Albania e in Turchia.
Domenica 21 settembre dalle 9 alle 19.30 sarà in Albania, a Tirana, per poi spostarsi a Strasburgo. “Girerà sulla sua jeep scoperta bianca, come al solito“, annuncia il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi.
Confermato anche il viaggio in Turchia> (29 e 30 settembre), con una doppia visita a Istanbul e ad Ankara.
I rischi per il Pontefice sono dunque alti, soprattutto in Turchia, ma Papa Francesco non molla, ha coraggio e determinazione. Sostiene che i programmi non si cambiano.