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Il Miur ha congelato i limiti di spesa per i libri scolastici all’anno 2012, ma i consumatori parlano di cospicui aumenti.

Troppe le scuole che sforano i limiti sui libri di testo, rivelandosi per le famiglie una vera e propria stangata.

Ecco allora che c’è chi li compra nuovi, direttamente in libreria, e chi invece preferisce quelli usati.

Secondo Skuola.net, sui valori stabiliti per il tetto massimo di spesa deve vigilare il preside. Spetta infatti ai dirigenti scolastici assicurarsi della corretta applicazione della normativa onde evitare un vero salasso alle famiglie.

Il digitale, potrebbe essere una soluzione, ma purtroppo stenta a decollare. L’uso di testi in formato misto, (cartaceo e digitale), porterebbe un abbassamento della spesa del 10%.

E se la classe scegliesse solo testi in formato digitale il risparmio sarebbe addirittura del 30%.

A fare i conti alle famiglie, ci ha pensato l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori registrando per il corredo scolastico 2014, un aumento del +1,4%.

Si stima infatti, che quest’anno la spesa passerà da 499,50 euro a 506,50 euro. Uno studente di prima media spenderà in media per libri di testo + 2 dizionari 484 €, circa un +1,7% rispetto al 2013.

E 506,50 € per il corredo scolastico e i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 990,50 €. Mentre uno studente di primo liceo spenderà arriverà a spendere anche +506,50 € rispetto allo scorso anno per libri e dizionari, e complessivamente 1.305,50 €.

Ebbene, nonostante i tetti di spesa ministeriali siano congelati o tagliati il costo della dotazione scolastica sembra essere veramente eccessiva. Anche perché ci sono famiglie con più figli e in difficoltà economiche.

Come giustamente sottolinea anche Rosario Trefilletti di Federconsumatori.

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