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Un gruppo di turisti era andato a vedere un tipico fenomeno vulcanico nella riserva agrigentina gestita da Legambiente, a 4 km dal centro abitato di Aragona e a 15 da Agrigento, dove vi sono pozze di fango argilloso che sobbollono e a volte eruttano a causa della presenza di metano, quando all’improvviso è avvenuta una vera tragedia.

Una bambina di 7 anni è stata investita dall’esplosione di un vulcanello morendo sul colpo. Recuperata si cerca ora il fratellino di 9 anni, ancora disperso. La famiglia era in gita per il compleanno del piccolo.

A darne notizia i soccorritori. Il fatto è accaduto nella riserva Macalube ad Aragona-Caldare. I bambini erano col padre, un appuntato dei carabinieri di Joppolo Giancaxio anche lui investito dal fango fino al collo.

Si continua a scavare nell’argilla nella speranza di riuscire a recuperare anche il corpo dell’altro bambino colpito dall’espulsione di fango bollente, gas ed acqua.

Alcuni testimoni parlano di “un muro di fango che si è improvvisamente alzato”. A dare l’allarme un turista tedesco.

La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo su quanto accaduto mandando sul posto il sostituto procuratore Carlo Cinque.

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