Proseguono intanto, in queste ore, le operazioni dei vigili del fuoco impegnati nello spegnimento dell’incendio di vastissime dimensioni che la scorsa notte è scoppiato nel serbatoio 513 della Raffineria Mediterranea di Milazzo, visibile anche a chilometri di distanza.
Non si registrano per ora feriti ed intossicati e la situazione sembra essere sotto controllo, anche se si teme per un disastro ambientale.
La prefettura ha deciso di non far evacuare i cittadini, ma migliaia di residenti hanno preferito lasciare le proprie abitazioni.
Sul posto il sindaco di Milazzo, Carmelo Pino ha spiegato: “L’incendio è in corso perché all’interno del serbatoio è tuttora presente del carburante. Le operazioni di raffreddamento dei serbatoi limitrofi sono state avviate subito e il panico è rientrato. Per quel che riguarda la questione ambientale ho chiesto all’Arpa di intervenire per accertare eventuali conseguenze collegate ai fumi che si sono sprigionati. Adesso aspettiamo che l’azienda comunichi le cause dell’incidente e i tecnici del Ctr, il comitato tecnico regionale, possano anche esprimere un giudizio per comprendere se sono scattate in tempo le misure di sicurezza”
L’ultimo incidente grave avvenuto nella stessa raffineria ricordiamo che risale al 4 giugno del 1993, quando in una esplosione all’interno dell’impianto Topping 4 morirono 7 persone.
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