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A distanza di 25 anni dalla caduta del muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre del 1989, in queste ore, in occasione della importante ricorrenza, c’è grande fermento nella città.

La commemorazione dell’anniversario è iniziata venerdì in mattinata al Bundestag. In serata, poi, sono giunti l’ex presidente russo Michail Gorbaciov, che ha incontrato una folla di giovani al Chekpoint Charlie.

Gorbaciov ha invece “dobbiamo trarre insegnamento dalla storia. Fino a quando Germania e Russia si capiscono va bene ai nostri due popoli. Dobbiamo stare attenti che le cose continuino in questo modo. E non perdere il momento per la distensione”.

Ottomila palloncini luminosi arricchiscono un percorso compreso nell’ex tracciato del Muro, lungo 15 chilometri.
Poi domani, saranno fatti volare simbolicamente, per ricordare la fine della Guerra Fredda.

A liberarli sarà un padrino, scelto tra le oltre 100 associazioni di interesse collettivo che fanno parte del progetto.

Sette le aree tematiche cittadine coinvolte in eventi a tema. Non mancheranno, infatti, visite guidate tra classici percorsi a ricordo del Muro e anche nuovi.

Proiezioni di film storici, convegni, dibattiti, per parlare di una ferita ancora aperta che non deve restare solo tra le pagine di libri di storia, ma che deve essere ricordata e conosciuta anche oggi dalle nuove generazioni.

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