Per una casa ben curata, raffinata e anticata, potete puntare sullo ‘shabby chic‘: dal tocco retrò, caloroso e tanto femminile. Dall’effetto “rovinato dal tempo”, con colori pastello e dettagli floreali.
Lo Shabby Chic non è un design, non si riferisce è una certa forma di mobili o ad una certa epoca o cultura, ma ad un tipo di pittura che si attua sui mobili, chiara, bianca o pastello, decapata, sbiadita, per la quale il mobile assume un aspetto “rovinato” e “datato”.
Per questo motivo, possono essere shabby tutti i tipi di mobili con tutti i tipi di forme. Un mobile shabby è dunque vecchio, non reso “shabby” dalla restaurazione, ma rovinato dal tempo.
Parliamo invece di “stile shabby chic” quando un mobile di legno è reso shabby dalla restaurazione, decapato (una tecnica che riproduce l’effetto “rovinato” e “sbiadito” del mobile).
Infine corre d’obbligo fare una distinzione rispetto allo stile ‘Country chic‘, che, al contrario è una vera e propria forma di arredo, un design, provenzale che non deve essere necessariamente bianco, ma che può avere anche altri colori, tovaglie a quadri bianco e rosso, mobili di legno scuro o chiaro, ma anche pastello e bianchi.
Country Chic è uno stile campagnolo elegante, i cui mobili non presentano per forza segni di usura e non sono rovinati. Stessa cosa vale per lo stile ‘gustaviano’, uno stile di mobilio, che può essere colorato e pitturato come si vuole.
Ecco le differenze:
– Shabby Chic: mobili rovinati con segni d’usura. Lo stile può essere squadrato o morbido.
– Country Chic: mobili non rovinati, possono essere anche nuovi, conta però la forma, tipicamente squadrata, e il colore chiaro. Un mobile stile country può, o non, essere shabby.
– Stile Gustaviano: i mobili sono soft, non spigolosi, con tavoli e sedie dalla forma ovale. E’ uno stile molto elegante, fastoso ed elaborato, tipico dei palazzi reali. Non si adatta a case di campagna ma a grandi palazzi e ville.