Un gruppo di ricercatori dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, sostenuto dalla Fondazione Telethon ha scoperto che un comune antibiotico potrebbe diventare una valida arma nella cura dell’atassia spino-cerebellare, una rara malattia neurodegenerativa che nei casi più gravi porta alla paralisi degli arti inferiori.
A coordinare la ricerca, ci ha pensato Giorgio Casari, capo Unità di neurogenomica del San Raffaele di Milano. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Clinical Investigation, è molto importante, perché apre la strada ad una possibile terapia per una malattia neurodegenerativa che ancora oggi non ha possibilità di cura.
I ricercatori hanno verificato, su modelli murini, l’efficacia del farmaco evidenziando che se somministrato preventivamente, ovvero prima dell’esordio dei sintomi, la molecola è in grado di impedire l’esordio della malattia; se invece viene somministrato in fase più avanzata è in grado di arrestarne la progressione.