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Commovente e composta è stata la celebrazione che si è tenuta questa sera in Piazza del Plebiscito a Napoli, a partire dalle ore 19.00. Dove la città si è radunata per un caloroso ed affettuoso ultimo saluto al suo grande artista Pino Daniele.

Il feretro è stato portato su un altare allestito su di un palco all’aperto, dinanzi alla basilica di San Francesco Da Paola, dove è stato celebrato poi il rito funebre da parte del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.

Presenti anche i fratelli di Pino Daniele e molti amici, musicisti e artisti; tra questi Enzo Gragnaniello, Francesco Paolantoni, Peppe Iodice.

Pino Daniele ha onorato Napoli. Ha denunciato le sofferenze, le colpe per scuotere le coscienze, non certamente per mortificarla”, ha sottolineato il cardinale Sepe, nel corso della sua omelia.

E continuando: ”Il paragone con la carta sporca è soltanto una provocazione per sollecitare il risveglio e il riscatto. Un atto d’amore per Napoli terra mia”.

Il cardinale ha poi aggiunto che ”E’ di uomini come lui che Napoli ha bisogno. Vuole essere soprattutto amata e non strumentalizzata o sfruttata. E Pino Daniele ha dimostrato di saperla amare profondamente, anche standole lontano, ma indicandone limiti, carenze e voglia di risorgere”.

E rivolgendosi alla folla, Crescienzo Sepe ha poi concluso: “Questa vostra partecipazione, questa sera, in questa città, come lo è stato ieri sera, è la conferma del valore umano, profondo, culturale delle sue canzoni e della sua musica. Quanta attualità c’è nelle composizioni del maestro Pino Daniele. Quanta umanità. Egli ha cantato i diritti e la dignità di un’intera comunità. Un invito a non arrendersi mai il suo messaggio, dare spazio alla speranza che non deve esserci rubata. È di uomini come lui che Napoli ha bisogno”.

Pino Daniele ha “cantato” per l’ultima volta da piazza del Plebiscito insieme alla gente. Alla sua Napoli. È così che si sono conclusi i funerali, con la voce registrata di Daniele che cantava “Napul’è” e “Quando”, e la piazza a cantare con lui. Sembrava, non volerlo congedare mai.

Un lunghissimo applauso ha accolto e accompagnato più volte l’omelia di Sepe, e il feretro mentre si allontanava dalla piazza, dove si trovavano oltre 100.000 persone, che occupavano anche le strade laterali.

Presente al funerale anche il sacerdote amico di Pino che ha officiato questa mattina la celebrazione funebre a Roma. Il quale si è complimentato con i napoletani per tanto calore, dicendo che questo rito funebre era stato ancora più bello e straordinario di quello di questa mattina.

Il sindaco De Magistris ha sottolineato riferendosi a stasera, che è: “Un’emozione unica, e le immagini dell’amore di Napoli per Pino, fanno il giro del mondo”.

Il feretro di Pino Daniele è stato portato subito dopo la messa, presso Il Policlinico di Napoli dove domani sarà sottoposto all’autopsia, come disposto dalla pretura, in seguito alle indagini che sta seguendo circa i ritardi nei soccorsi.

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