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Per l’ex comandante Francesco Schettino, uno dei pm che ha seguito la vicenda Costa Concordia, ha chiesto 26 anni e 3 mesi di carcere e l’arresto immediato per pericolo di fuga per naufragio colposo, omicidio colposo di 32 passeggeri e abbandono di nave, i cui difensori ritengono esagerata la richiesta di arresto, perché secondo loro non ci sarebbe pericolo di fuga.

Intanto, Domnica Cemortan, la giovane moldava che era con lui in plancia al momento del naufragio, e che avrebbe avuto una relazione con l’ex comandante, fa richiesta di risarcimento danni per ben 200mila euro.

Lo ha annunciato nel corso del processo il suo legale, secondo cui la donna avrebbe subito un doppio danno, come passeggera della Concordia e per l’ “aggressione mediatica” in cui sarebbe stata coinvolta.

Pertanto, le richieste dei legali della Cemortan sono la condanna dell’ex comandante e 100mila euro di provvisionale e circa 200mila euro in totale.

Domnica “non è venuta per evitare ulteriori esposizioni – ha detto l’avvocato Quaroni -. La signora Cermotan ha tenuto un atteggiamento di collaborazione, non si è sottratta ai propri obblighi”.

Quella notte – ha continuato il legale – Domnica ha rischiato di rimanere schiacciata dalla nave ma ha partecipato ai soccorsi dei passeggeri mettendo a rischio la propria incolumità e la propria vita, subendo conseguenze irreversibili, di natura psichica”, ovvero stress post traumatico, per le ore di terrore vissute in prima persona.

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