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I ricercatori dell’Università del Wyoming hanno scoperto che l’aggiunta di capsaicina, sostanza contenuta nel peperoncino, può aiutare a prevenire l’obesità nei topi e non solo.

In molti sono abituati a mangiare cibi grassi, e fanno fatica a rinunciarvi. Ecco allora che per limitare il danno, se non si riesce proprio a seguire una dieta che li riduce al minimo, a trattenersi, si può provare almeno a condirli con peperoncino.

Sì, perché, la capsaicina, in esso contenuta, – dicono i ricercatori – può stimolare la termogenesi e indurre a bruciare i grassi, attivando così i recettori delle cellule di grasso bianco e bruno.

Funzione capace di aiutare a prevenire e a gestire meglio l’obesità, oltre che a tenere a bada le altre complicazioni di salute, come il diabete di tipo 2, l’ipertensione arteriosa e le malattie cardiovascolari.

Nello studio, in questione, gli scienziati, sono arrivati tale conclusione, semplicemente aggiungendo lo 0,01% di capsaicina ad una dieta ricca di grassi, senza modificare, però, l’assunzione di cibo o di acqua, nei topi. Vedendo in loro un notevole aumento dell’attività metabolica e dispendio energetico.

La ricerca è stata presentata al meeting annuale della Biophysical Society negli Usa, dove è stato spiegato che i ricercatori stanno mettendo a punto un integratore alimentare, a base di una formulazione incentrata su nanoparticelle di capsaicina.

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